Stilo, l'accecante luce bizantina della Cattolica

A circa 150 Km da Reggio Calabria, nel cuore della vallata dello Stilaro incastonata tra le Serre Calabresi e il Parco Nazionale dell’Aspromonte, si trova l’antico borgo di Stilo. Considerato uno dei comuni più belli d’Italia, sorge a 400 mt di altezza ed è circondato da un lussureggiante bosco di faggi e abeti, punteggiato da agrifogli ed eriche. Il suo nome deriva dal greco Stylos che significa colonna, l’altro nomignolo con cui era chiamato il Monte Consolino, alle cui falde è abbarbicato il borgo di Stilo.
Il simbolo indiscusso di Stilo è senza dubbio la chiesa bizantina La Cattolica: sorge, come l’intero borgo, alle pendici del Monte Consolino ed è nata tra il X e l’XI secolo grazie ai monaci basiliani che si stabilirono inizialmente nelle laure, grotte scavate nella viva roccia. Il nome di questo suggestivo edificio deriva dal termine greco Katholikon, che fa supporre la sua appartenenza a una sorta di complesso monastico, probabilmente il Monastero dell’Assunta.

Pazzano e il Santuario di Montestella

Pazzano e il santuario di Montestella

L’eremo di Santa Maria della Stella o santuario di Monte Stella, situato sul monte omonimo nel territorio del comune di Pazzano, nella città metropolitana di Reggio Calabria, è un santuario creato all’interno di una grotta.
Vi si accede scendendo una lunga scalinata (62 scalini) scavata nella pietra. Nel santuario si trovano, oltre alla statua della Madonna, i dipinti con l’Immacolata Concezione, la Santissima Trinità, l’adorazione dei pastori. Di particolare interesse il frammento di un affresco di arte bizantina, raffigurante santa Maria Egiziaca che riceve l’eucaristia dal monaco Zosimo. L’affresco si ritiene sia del X-XI secolo, per la particolare caratteristica delle ciocche disordinate della capigliatura della santa; il raffigurare poi una santa anziché un santo, fa pensare che vi sia stato per un certo periodo un eremitismo femminile. All’interno della grotta vi sono rappresentazioni della Trinità, di Cristo, dell’Arcangelo Michele e la pietà

Badolato, il secondo borgo più bello d'Italia

Definito il borgo delle chiese, Badolato è un borgo medievale caratterizzato da strette e tortuose viuzze che si intersecano fra le case l’una a ridosso dell’altra.

Monasterace L'antica Kaulon

Monasterace è una cittadina situata lungo la costa jonica della Calabria, nei pressi di Punta Stilo.

Monasterace si trova all’estremità nord della Locride, tra la provincia di Reggio Calabria e Catanzaro. Si divide in Marina e Superiore. Nella zona marina del paese si trovano i resti dell’antica Kaulon, fiorente colonia della magna grecia costretta a contendere i mercati a due più grandi potenze (Kroton e Lokroi, essendo situata tra le loro zone di influenza) e minacciata da nemici esterni, come i siracusani, che l’assediarono e distrussero. Nella zona superiore del paese, sulla cima di una collinetta sorge il piccolo Borgo medioevale, dove si possono ammirare opere architettoniche tra le più importanti della Calabria.

Monasterace è quindi uno dei pochi paesi della Calabria ad avere due originii: magno greca e medioevale.

Roccella Jonica "il borgo del jazz"

Affacciata su una dolce curva della Costa dei Gelsomini, Roccella Ionica si specchia su una fascia dello Ionio così pulita e cristallina da vincere diverse bandiere blu e altri importanti riconoscimenti naturalistici.
Cinta da una spiaggia di sottile sabbia bianca e da dolci colline verdi, la cittadina ha origini molto antiche che risalgono alla colonizzazione greca della città di Amphisya e ha preso il nome di Aracella (e poi Roccella) in tempi medievali per la sua localizzazione su una rupe che si getta a precipizio nello Ionio.
Ricca di tradizioni arcaiche, come la processione marina di SS. Maria delle Grazie e la ‘ncrinata ‘i Pasca, una vera e propria pantomima processionale che coinvolge le statue di Maria, Gesù e S. Giovanni, Roccella Jonica è una meta interessante in ogni periodo dell’anno ma dà il suo meglio in estate grazie alla spiaggia da sogno, servita da un porticciolo turistico elegante e ben organizzato e allo storico Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, che può contare su ben trentanove edizioni, ospiti di rilievo e una consolidata fama internazionale.

Gerace "La firenze del sud"

Gerace, dal greco Γεράκι (Falco, luogo in cui nidificano i falchi), è stata fondata nel X secolo dai superstiti dell’antica Locri Epizefiri, fuggiti a causa delle incursioni saracene. Considerato un baluardo bizantino dell’area metropolitana di Reggio Calabria, Gerace ha conservato quasi intatta la sua struttura medievale. Nel centro storico, infatti, si possono ammirare ancora i resti della fortezza con la quale era protetto dalle invasioni esterne e alla quale si poteva accedere grazie a delle porte urbiche e attraverso un ponte levatoio, oggi crollato. E anche le strade interne, particolari e uniche nel loro lastricato con pietra viva disposta a “cozzo” – verticalmente – erano state così ideate per frenare il moto impetuoso dell’acqua piovana, grazie ad una angolazione che ne consentiva lo scolo, ma allo stesso tempo attraversabili dagli zoccoli dei cavalli. Gli scorci e i panorami che si possono ammirare da Gerace la rendono una meta frequentata sia da turisti che da gente dei paesi limitrofi. La Porta del Sole, una delle antiche porte urbiche del borgo, è il più gettonato, con l’affaccio unico sulla vallata sottostante e sul mar Ionio.

Bivongi "il borgo della longevità"

Incastonato nel fianco verde e lussureggiante del Monte Consolino, Bivongi presenta alcune delle caratteristiche essenziali per essere definito “Borgo della Longevità”.
Da non perdere, un’escursione con bagno refrigerante alle Cascate del Marmarico, che con un salto di 144 metri si qualificano come le cascate più alte della Calabria. Vi si arriva in ogni stagione dell’anno con un piacevole trekking nel bosco (o a bordo di un apposito fuoristrada), se non si teme lo strapiombo panoramico che si costeggia.
Infine, a sugellare la qualità della vita nel “Borgo della Longevità”, un aspetto che secondo gli esperti influisce positivamente anche sul corpo: la spiritualità che avvolge il silenzio di questi luoghi.
Ci accostiamo con riverenza al Monastero di San Giovanni Theristis, gioiello dell’arte bizantina e centro ancora attuale del monachesimo greco-ortodosso. La visita è un’esperienza davvero mistica, che i più meditativi possono coronare con una sosta notturna, ospiti delle celle monastiche adibite a foresteria.
Qui i monaci orientali producono tipiche candele di cera che è possibile acquistare come ricordo. Imperdibile la visita al monastero nel periodo della Pasqua Ortodossa (quaranta giorni dopo quella cattolica), quando si può assistere alla benedizione delle caratteristiche uova rosse.

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